2a giornata: Ecatombe Springfield

Il battesimo del campionato è stato amaro a Springfield, gli Isotopi vengono schiacciati 3 a 0 fuori casa dai campioni in carica, complici anche le espulsioni di José Angel e De Ceglie (tanto che il reparto è già incrisi in vista della prossima giornata). La domanda che tutti si chiedono è, perché lasciare fuori De Rossi per mettere in campo Constant? L. E., allenatore della compagine più amata della Lega, si difende in conferenza stampa con la solita frase che è ormai diventata una sorta di mantra (ma a noi sa tanto di scusa): “giocano solo quelli più in forma.” E se la forma è questa c’è da aver paura allora... La fiducia nel progetto comunque rimane, e i giallo-bianchi hanno altre frecce al loro arco, devono ancora svelare l’oggetto misterioso dell’asta, quel TheApple il cui nome circolava sottovoce, un po’ per paura, un po’ per scaramanzia tra i tifosi assiepati sugli spalti.
Dall’altra parte, inutile dirlo, c’è il solito Di Natale a risolvere la situazione per gli Allegri, brillano inoltre il gioiellino del mercato estivo Hamsik e i nuovi Cerci e Paci. Per Cavani c’è da aspettare.

Gli ambiti 3 punti se li aggiudica anche la Brigata del Male, che va in testa alla classifica per la differenza reti dopo una prova sbalorditiva che ha letteralmente asfaltato la malcapitata Santa Maradona. A Moralez sembra che il nero gli doni, come anche a Hernandez e Cassano, e già circolano previsioni sulla Brigata possibile rivelazione dell’anno. La prestazione di ieri non fa altro che confermarlo, anche se qui in redazione ci si spinge ad ogni tipo di sortilegio o macumba perché ciò non accada. Che dire della Santa? La Baruffa, dopo l’asta estiva, era rimasta entusiasta delle scelte di Mr. Mattei, ma adesso, leggendo la lista dei convocati di domenica, viene solo da sorridere. Birsa, Zahavi, Torje sembrano tuttalpiù nomi di spiaggette della Croazia pescate sui cataloghi di un’agenzia di viaggi che dei giocatori di calcio. Puntare su illustri sconosciuti è nobile, ma il buon Mattei stavolta sembra aver proprio esagerato. I tifosi mormorano: Mattei mangerà il panettone a Natale?

Altro sonoro 3 a 0 anche sul campo dell’Osteria. La brilla compagine del patron Silvestri brilla, appunto, su un’inerme Combriccola, la cui tifoseria necessita ora più che mai di un supporto psicologico. Il livello di disperazione è alle stelle, lo spread-Dado Star (indice di riferimento della scempiaggine dei club Nudi alla SNAI) raggiunge a fine partita quota 378, e la situazione si traduce bene con l’ultima sostituzione operata dall’Osteria: “Basta!” è il coro comune sugli spalti, da una parte i tifosi della Combriccola per la prestazione indecente della propria squadra, dall’altra quelli dell’Osteria proprio per l’omonimo difensore, autore del terzo pappino che chiude definitivamente la partita. La stagione per il Gruppetto dei Buffoni si apre da come è finita lo scorso anno, sconfitta pesante e infortunio a Ibra: l’aria da ultimo posto continua ad aleggiare intorno a Gotham City, nonostante il credito in più speso (o diciamo meglio rubato, da come si evince nella scorsa inchiesta).

Unico pareggio di questa tornata è il 2 a 2 tra Mg e Cagnetta. Sulla carta sembrava prevedibile una facile vittoria per i ragazzi di Mr. Pelati, e effettivamente Gilardino e Milito avevano fatto credere i tifosi dei 3 punti, ma l’Mg - è bene ricordarlo - ha sette vite come i gatti, e ci pensano l’infame Conti prima e Lavezzi poi a riacciuffare l’Atthletica e chiudere la partita sul pareggio.

Capitolo Dado Star: ce lo aspettavamo tutti, derby stravinto e dominato dall’A.C. Picchia, un 2 a 0 che non lascia dubbi sulla pochezza della squadretta di spicciolo, che la Baruffa aveva già previsto nello speciale mercato di inizio settembre. Pioggia di fischi dagli spalti, con i tifosi che ancora non hanno digerito le infelici scelte di mercato del presidente. E’ mai possibile puntare tutto sul derelitto Mutu? Non verrà perdonata facilmente la scelta di mettere in campo il romeno e lasciare in panchina Pinilla, forse la partita avrebbe avuto un corso diverso, ma la storia non si fa con i sé e con i ma, e quello che ci rimane oggi è la solita prestazione grigia tipica della Dado. Questo freddo brodino farà strappare un sorriso dalle parti di Springfield.